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In Veneto

Edifici pubblici
Burqa vietato
Sì alle pistole

Niente più burqua negli edifici pubblici e negli ospedali veneti
Niente più burqua negli edifici pubblici e negli ospedali veneti
Niente più burqua negli edifici pubblici e negli ospedali veneti
Niente più burqua negli edifici pubblici e negli ospedali veneti

VENEZIA. La regola adesso c'è: «Tutti a volto scoperto nei luoghi pubblici controllati dalla Regione Veneto, indipendentemente dalle appartenenze etniche o di religione. Non è una battaglia ideologica ma civile». Così il consigliere regionale zaiano-leghista Alberto Villanova ha sintetizzato il voto del Consiglio regionale sulla sua proposta di Regolamento sulle modalità di accesso nelle sedi istituzionali della Regione (compresi gli enti controllati) e negli ospedali e uffici sanitari.

 

Dopo tanti annunci e un’interminabile discussione di due giornate di seduta, è stata approvata la norma che vieta nei luoghi regionali il burqa e il niqab, cioè i due veli che coprono interamente o quasi il volto di una donna di stretta osservanza di alcune tradizioni islamiche. Non si potrà più portarli dentro le strutture sanitarie o regionali. Ma sono vietati anche il passamontagna, il casco o la sciarpa sul volto.

Con Villanova protagonista del voto in aula, tra gli altri, anche il consigliere Sergio Berlato (FdI) che ha affrontato la questione delle armi, su cui si sono concentrati gli interventi delle minoranze, contrarie (soprattutto Pd e M5s) a un provvedimento che ritengono solo di propaganda e d'immagine, ma di scarsa efficacia per la sicurezza. Dopo tanto dibattere, è confermato che il regolamento consente l'accesso negli edifici pubblici di chi si presenta con una pistola, purché dotato di regolare porto d'armi.

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