Gardini inserisce due etichette d’Amarone tra i cinquanta migliori vini italiani. È partita la stagione di presentazione delle guide enogastronomiche, che attraverso classifiche, punteggi e premi speciali accompagneranno e orienteranno per il 2017 il gusto del pubblico tra cibi e vini. È il caso appunto della Biwa, Best italian wine awards, classifica presentata lunedì a Milano, ideata da Luca Gardini, campione del mondo dei sommelier, insieme al critico enogastronomico Andrea Grignaffini.
Tra i 50 vini in classifica, il Piemonte si laurea regione vinicola per eccellenza con 13 vini menzionati, contro i 10 provenienti dalla Toscana, a cui va invece la medaglia d'oro per l’Oreno 2015 di Tenuta Sette Ponti, un blend di Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot, già inserito da Wine Spectator tra i primi 5 vini al mondo.
Non sono da meno però le eccellenze veronesi, presenti in classifica con il vino simbolo delle colline della Valpolicella: l’Amarone. Al quarantaduesimo posto, infatti, si trova l’Amarone della Valpolicella Ca’ del Lupo 2013 di Luigino e Claudio Rizzi, famiglia che affonda le proprie radici produttive in Valdadige e con il marchio Seiterre Winegroup, che annovera anche aziende in Piemonte, Toscana e Romania, coltiva e produce nel Veronese da tre generazioni, tra Ca' dei Dossi a Bovolone, attuale sede della cantina di vinificazione, San Leone a Salionze di Valeggio e tenuta di Ca’ del Lupo, a Mezzane in Valpolicella, terre dedicate appunto alla produzione di Valpolicella, Ripasso ed Amarone. Si piazza, invece, al 45° posto l’Amarone della Valpolicella Classico Riserva La Mattonara 2006 di Zýmé, cantina che ha la propria sede nel cuore della Valpolicella, a San Pietro in Cariano e fa capo all'enologo Celestino Gaspari.