Prima si è fatta acquistare dal compagno un appartamento con tanto di rogito dal notaio a San Martino Buon Albergo. Poi si è fatta intestare dei buoni postali acquistati coi risparmi dell’anziano e, alla fine, ha infarcito la sua azione truffaldina di danaro con prelievi dal bancomat. E così a conti fatti dalla Procura, si sarebbe fatta consegnare quasi 755mila euro nel giro di tre anni dal 18 febbraio 2011 allo stesso mese del 2014. Come se non bastasse, recita il capo d’imputazione, la signora avrebbe approfittato dello stato d’infermità o di deficienza psichica che la vittima stava attraversando in quel periodo.
La fine giudiziaria di questa storia è stata scritta solo pochi giorni fa in tribunale dal gup Raffaele Ferraro con la firma sul patteggiamento della pena sospesa ad un anno e tre mesi per M.V., 70 anni, concordato tra il difensore della donna, l’avvocato Elisa Montresor e il pm Valeria Ardito. Per arrivare a questo accordo, però, la settantenne, accusata di circonvenzione d’incapace, è stata costretta a restituire una parte dei soldi, «prelevati», dai conti del suo ex compagno di 79 anni, ora in casa di riposo e assistito dall’avvocato Francesco Delaini. Si parla di almeno 400mila euro oltre alla titolarità dell’appartamento.