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La tragedia nel Bresciano

Bimba sbranata
I 2 cani erano i suoi
compagni di giochi

La tragedia nel Bresciano
I carabinieri nel cortile della casa (FotoLive)
I carabinieri nel cortile della casa (FotoLive)
Uccisa dai cani (Foto Live)

Inferociti, implacabili, «folli». Con tutta la loro potenza si sono avventati sulla piccola Victoria e nessuno è riuscito a distoglierli dalla preda. Un assalto scioccante al quale solo i carabinieri sono riusciti a porre fine abbattendo i due pitbull fuori controllo. Non c’era altra scelta, non c’era altro modo per soccorrere la bambina - di soli 14 mesi - e il nonno corso in suo aiuto. Tre colpi di pistola, e il silenzio è piombato su quel ringhiare furioso. Ma per Victoria Zikaj non c’era più nulla da fare. Era morta sbranata., un dramma per il quale è difficile trovare parole, tanto meno spiegazioni. Ieri sera, a Flero, è accaduto l’impensabile. Anche per chi ha cercato di soccorrere nipote e nonno, testimoni impotenti di una violenza inaudita.

 

Ricostruire l’accaduto ha richiesto anche una buona dose di freddezza agli investigatori, che prima di tutto sono uomini. E il cui intervento è stato particolarmente difficoltoso, anche nella scelta, ultima di abbattere i due cani. «Non c’era altra possibilità», ha commentato il capitano Tedros Christian Comitti Berè, comandante della Compagnia di Verolanuova. Quei due cani, con chip e regolarmente denunciati, senza l’intervento drastico dei militari avrebbero potuto nuocere ulteriormente.

 

SONO DA POCO passate le 19.30 quando in una villetta al civico 6 di via XX Settembre - zona residenziale poco lontana dal centro - si scatena l’inferno. Victoria è in casa con il nonno che si sta prendendo cura di lei mentre la madre Olga De Luca è fuori e il padre Egi si trova in Germania per lavoro. Nel piccolo giardino ci sono i due pitbull che lei conosce, compagni di giochi e di carezze. In un attimo - basta poco quando i bimbi sono piccoli - Victoria sgattaiola fuori, lontano dalla vista del nonno, a diretto contatto con i cani. Ma non c’è gioco, non ci sono tenerezze. Solo violenza. Un raptus improvviso del quale Victoria è la vittima incolpevole e indifesa. Il nonno sente i cani abbaiare, senza sosta. Butta un occhio dentro casa, Victoria non c’è. Forse nemmeno intuisce cosa stia accadendo, ma esce in cortile: solo allora che capisce il dramma. Si butta sulla nipotina, cercando di proteggerla. Ma i due animali azzannano anche lui. L’ab- baiare e le grida disperate del nonno richiamano l’attenzione dei vicini di casa che telefonano al Nue 112. Ma l’intervento, per i soccorritori, è praticamente impossibile: i sanitari restano bloccati dietro il cancello della villetta dal ringhiare dei cani. Non possono raggiungere la bimba, tanto meno il nonno. E chiamano i carabinieri.

 

SUL POSTO ARRIVANO i militari di Bagnolo Mella, guidati dal maresciallo Felice Purcaro. L’opzione è una sola. E procedono. Ma per Victoria è già troppo tardi. Le ferite inferte dai pitbull sono mortali. È la disperazione più profonda per il nonno, ricoverato ferito e sotto shock al Civile - ma non in pericolo di vita - e per la madre, nel frattempo rientrata a casa. Sul posto arrivano anche la Scientifica e la Polizia Locale. Nonostante il dolore e lo sconcerto bisogna procedere con i rilievi, con le indagini. Capire la causa di quella rabbia - i pitbull avrebbero in passato aggredito altri cani - e ricostruire gli attimi antecedenti l’aggressione. Il sostituto procuratore Roberta Panico ha aperto un’inchiesta per omicidio vagliando la posizione del nonno della bambina per omessa custodia della minore.

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