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LOTTA AGLI STUPEFACENTI

Spaccio ai ragazzini
sui bastioni: due in cella

I carabinieri hanno organizzato un servizio di controllo, bloccato e interrogato i compratori
I carabinieri sui Bastioni
I carabinieri sui Bastioni
I carabinieri sui Bastioni
I carabinieri sui Bastioni

Ancora droga nei bastioni della circonvallazione. Lo conferma l'ennesimo intervento compiuto dai carabinieri che hanno arrestato due uomini, entrambi di origini nordafricane, di 40 e 42 anni, con l'accusa di vendita di sostanze stupefacenti.
L'operazione dei militari coordinati dal tenente Luca Mariano è iniziata lunedì scorso quando ai carabinieri sono arrivate diverse segnalazioni di passanti che frequentano abitualmente la zona i quali riferivano di un via vai soprattutto di ragazzi, qualcuno anche giovanissimo, dalla tarda mattinata fino a sera che siincontravano con due uomini.
L'ipotesi era che si trattasse di acquirenti di sostanze stupefacenti. Così i militari hanno organizzato un servizio specifico di controllo, iniziato il giorno successivo. I due uomini notati il giorno prima sono stati visti seduti su un sasso, come in attesa di qualcuno. Dopo un po' si è presentato un ragazzo, già noto alle forze dell'ordine come tossicodipendente, in compagnia di una ragazza.
I quattro si sono salutati come si fa tra persone che si conoscono già. Poi si sono spostati sul bordo di un camminamento. A un segnale di uno dei due stranieri, l'altro ha preso un pacchetto bianco dissotterrandolo dal terreno. Con un utensile ha raschiato nel pacchettino mettendo della sostanza in una carta stagnola che è stata poi consegnata al ragazzo; lo stesso ha fatto, subito dopo, con la ragazza. L'episodio si è ripetuto poco dopo con un terzo giovane: i carabinieri hanno provato a inseguirlo all'uscita dei bastioni, ma l'altro è riuscito a far perdere le tracce.
Così i militari hanno deciso di intensificare il servizio. E il giorno successivo si sono presentati con più uomini.
Stavolta all'appuntamento con i due uomini si è presentato un uomo: la procedura si è ripetuta, più o meno con lo stesso copione del giorno prima. Stavolta, però, quando si è allontanato l'uomo è stato bloccato dai carabinieri e portato in caserma dove ha ammesso di aver comprato eroina. E ha fornito anche un numero di cellulare del venditore con cui aveva preso appuntamento spiegando che negli ultimi giorni, dai due sospettati, aveva già fatto degli acquisti di droga.
È stato, quindi, il turno di un'altra ragazza, anche lei fermata dai carabinieri all'uscita. Ai militari ha detto che i due le avevano dato la droga, ma che lei era senza soldi e aveva promesso di saldare il debito nel pomeriggio. Anche lei ha fornito lo stesso numero di cellulare del suo predecessore. A quel punto i militari hanno deciso di arrestare i due con l'accusa di vendita di droga. In tasca uno dei due aveva 520 euro ritenuti proventi di spaccio e il telefonino a cui corrispondeva il numero fornito dai due «clienti». Ieri, assistiti dall'avvocato Giampaolo Cazzola, sono comparsi davanti al giudice Giorgio Piziali. L'udienza si è chiusa con un rinvio chiesto dal difensore e i due sono stati portati in carcere a Montorio.
Il provvedimento è stato preso in considerazione del fatto che le cessioni, pur di modesta quantità, erano state ripetute, che gli indizi a loro carico erano gravi e che il tutto avveniva sfruttando un'organizzazione consolidata.R.V.

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