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Fra veleni e proposte, siamo al rush finale

IDEE A CONFRONTO. Domenica 24 e lunedì 25 febbraio cittadini alle urne per rinnovare il Parlamento. Sia per la Camera che per il Senato sono in corsa 23 liste. Fisco, economia, tagli ai costi della politica e della burocrazia: ecco i temi più sentiti dai protagonisti della sfida elettorale
Fra veleni e proposte, siamo al rush finale (FOTO D'ARCHIVIO)
Fra veleni e proposte, siamo al rush finale (FOTO D'ARCHIVIO)
Fra veleni e proposte, siamo al rush finale (FOTO D'ARCHIVIO)
Fra veleni e proposte, siamo al rush finale (FOTO D'ARCHIVIO)

Meno tasse sulle imprese, via l'Imu sulla prima casa, tagliare le spese della burocrazia e ridurre il numero dei parlamentari. Appelli alla governabilità, ma anche anatemi reciproci contro la presunta incompatibilità delle coalizioni. Promesse, tante promesse, per uscire dal tunnel di una crisi economica che continua a mordere. A provocare perdite di posti di lavoro, mettendo le famiglie in ambasce. A pochi giorni dalle elezioni politiche di domenica e lunedì prossimi, 24 e 25 febbraio, dai partiti e dalle coalizioni in pista partono gli ultimi messaggi per chiamare alle urne gli elettori. Impresa tutt'altro che in discesa. ALDILÀ della legge elettorale però, il cosiddetto Porcellum — che ora tutti vogliono cambiare dopo non aver fatto nulla negli ultimi cinque anni per modificarlo dando la possibilità ai cittadini di scegliere chi mandare in Parlamento — il vero distacco è quello dalla cattiva politica. Quella degli scandali, della corruzione, dello spreco di risorse pubbliche, che ha investito anche il mondo finanziario. Nella campagna elettorale non sono però mancati incontri, assemblee, proposte rivolti alla politica affinché riesca a intercettare le persone, con i loro problemi, e a dare risposte. Le categorie economiche e imprenditoriali, i sindacati, il mondo associazionistico e del volontariato sociale, hanno presentato idee e richieste. GLI INDUSTRIALI hanno lanciato la «terapia d'urto» con il progetto «Condindustria per l'Italia: crescere si può, si deve», illustrato anche nei giorni scorsi a Vicenza dalle Territoriali di Condindustria Verona, Vicenza, Padova e Rovigo, le quattro province della circoscrizione elettorale Veneto 1 della Camera. È un piano quinquennale per trovare risorse e innescare una ripresa. Anche la Chiesa, con il vescovo Giuseppe Zenti ha auspicato che finiscano le risse fra i politici e che i partiti, sui temi fondamentali come l'occupazione e la famiglia, trovino convergenze su programmi. ALLA CAMERA, nella circoscrizione Veneto 1 che comprende Verona, si presentano 23 liste; lo stesso per il Senato, collegio unico del Veneto. L'Arena ha intervistato alcuni esponenti dei principali schieramenti: quello di centrodestra Pdl-Lega e altri; quello di centrosinistra Pd, Sel e Centro democratico; e poi l'Udc, alleato a Scelta Civica con Monti e Fli, quindi il Movimento 5 Stelle. Ma nella contesa ci sono fra gli altri anche Fare per Fermare il declino, il movimento di Oscar Giannino, e Rivoluzione civile, con Ingroia. Le urne si avvicinano. Ed è nelle ultime ore che la vera scelta di voto, per tanti elettori, matura. È il rush finale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Giardini

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