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L'intervista

Filippo Berti: «A Caldiero nulla succede per caso. Brutti e Soave i nostri due...segreti»

di Sandro Benedetti
Filippo Berti è dal 2004 il presidente del Calcio Caldiero Terme. Una passione, un hobby che sta regalando emozioni in serie al calcio veronese
Anima gialloverde. Filippo Berti è riferimento del mondo Caldiero
Anima gialloverde. Filippo Berti è riferimento del mondo Caldiero
Anima gialloverde. Filippo Berti è riferimento del mondo Caldiero
Anima gialloverde. Filippo Berti è riferimento del mondo Caldiero

L'artefice di un possibile miracolo. Colui che ha reso la favola Caldiero possibile. Il protagonista silenzioso. Filippo Berti è dal 2004 il presidente del Calcio Caldiero Terme. Una passione, un hobby che sta regalando emozioni in serie al calcio veronese. Domenica contro il Villa Valle l'impossibile può diventare possibile, l'incredibile, l'impensabile può accadere.

Ma Berti rimane quasi impassibile. Quella di Villa d'Almè non sarà una partita come le altre, non potrà mai essere una giornata come le altre. Ma non ditelo al presidente. Perchè, da lì passa la storia dei termali. Un fiume di emozioni, un torrente in piena. Ma Berti sembra non seguire il flusso della corrente. Apparentemente in quiete con se stesso. Come se tutto, quasi, accadesse fuori dalla sua dimensione emozionale.

Forse, la quiete che anima il patron del Caldiero, è punto di forza di un uomo che ha saputo camminare sempre a testa alta tra le vie del calcio. Non imponendosi deviazioni non volute ed esagerazioni. Caldiero resta la sua dimensione dell’anima.

Berti, c'è chi scaramanticamente rifiuta le interviste, lei non lo fa. Non crede alla scaramanzia?
Per carità, assolutamente no. In effetti è incredibile quanta scaramanzia ci sia nel mondo del calcio. La accetto ma non la capisco.
Ma è altrettanto ovvio che domenica non è solo una partita di calcio...

Davvero? Che cos'è allora? Potete realizzare un miracolo, se ne rende conto?
Miracolo sportivo sì. Per il resto rimane una partita di calcio. Ho una grande passione per il calcio, mi affascina, mi piace. Ma rimane, personalmente, un hobby. Faccio un altro lavoro, il mio pensiero è quello.

Non cambierà nulla se venite promossi o meno?
Confesso che lunedì, qualsiasi sia il risultato di domenica, ho un'intensa giornata di lavoro. Dunque a me cambia poco. È importante per i ragazzi, per il loro futuro. Ma vorrei fosse chiaro, nulla capita per caso.

Cosa intende?
Che questo traguardo è frutto di una programmazione e, soprattutto, di equilibrio. Abbiamo già vissuto una retrocessione dall'Eccellenza alla Promozione. Sportivamente è stato un dramma ma non è cambiato nulla. Se non saremo promossi proveremo a far meglio il prossimo anno.

Si aspettava di poter lottare per conquistare la serie C diretta?
Sono sincero. L'obiettivo era ambizioso ed erano i playoff. Pensavamo di aver allestito una buona squadra anche se qualche ragazzo veniva da una stagione culminata con la retrocessione. Ma non per colpe loro.

Il segreto?
I ritorni di Fabio Brutti e di Cristian Soave. Fabio sceglie gli uomini prima che i giocatori. Cristian è il primo allenatore che torna a Caldiero. Volevo che la squadra tornasse ad essere un esempio, lui era la persona giusta.

Quando è scattata la scintilla?
Dopo il pareggio con il Brusaporto qualche ragazzo piangeva perchè la speranza promozione sembrava svanire. Al martedì sono andato all'allenamento e ho chiesto il perchè di questo pianto e mi hanno detto che mi avevano deluso. Ho semplicemente detto loro che ero orgoglioso di quello che avevano fatto. Ed era ed è assolutamente vero. Poi la vittoria con il Piacenza ha fatto il resto.

Domenica al Berti c'erano 1200 paganti, soddisfatto?
Enormemente. Il paese è sempre stato un po' freddino, è bello vedere che abbiamo portato entusiasmo a Caldiero.

Ma il modello del Caldiero chi è?
«Sportivamente parlando ho sempre detto che è la Virtus Verona.

E il Caldiero e Caldiero sono pronti per la C?
Intanto dobbiamo guadagnarcela sul campo domenica prossima. Poi come società ci stiamo organizzando per ogni evenienza, spero davvero lo stia facendo anche il Comune. 

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